Il periodo dell’adolescenza e della giovane età adulta è un momento molto ricco. La spinta evolutiva, di crescita, che si vive in questa fase della vita è incredibilmente generativa e provoca cambiamenti e modificazioni. Spesso questa grande propulsione porta con sé, o mette in evidenza, anche importanti angosce, preoccupazioni, dubbi, sofferenze.
Il conflitto personale e relazionale che si respira in questo periodo, sia esso agito verso l’esterno o diretto verso sé stessi, può portare a blocchi evolutivi, difficoltà nelle relazioni genitori-figli, confusione, se non in alcuni casi a veri e propri sintomi psicologici depressivi, ansiosi, alimentari, scolastici, sociali o altri ancora.
L’obiettivo del percorso è quindi in primo luogo arrivare ad una adeguata comprensione non solo del sintomo o del problema, ma anche delle dinamiche personali e relazionali sottostanti. Ciò permette in seguito di intervenire su di esse in modo da superare le difficoltà e curare le sofferenze ad esse connesse.
Ogni persona è diversa e ogni famiglia è diversa, per questo pensiamo sia necessario valutare di volta in volta il tipo di percorso terapeutico più adatto per ciascuna situazione.
Dopo la prima telefonata ed eventualmente uno o due colloqui di conoscenza sarà quindi possibile iniziare a delineare il percorso ritenuto più idoneo per la necessità specifica.
Di seguito presentiamo i principali formati di terapia che vengono solitamente proposti, se ritenuto necessario anche alternandoli tra loro.
Consulenza e terapia con adolescenti e giovani adulti, che è possibile attivare quando sono motivati a intraprendere un percorso personale di riflessione e cambiamento.
Tale percorso prevede una prima fase di conoscenza della durata di qualche colloquio. In seguito vengono definiti, in maniera congiunta, gli obiettivi e il senso della terapia.
Resta sempre la possibilità di invitare i genitori a partecipare ad alcune sedute.
Se un giovane si trova in difficoltà, per un blocco evolutivo, o per una più franca psicopatologia, la risorsa principale che si trova accanto, quotidianamente, costantemente, è la sua famiglia.
Per questo scegliamo di lavorare, se possibile, con tutti i membri familiari, in particolare con i genitori. Ciò non serve solo a ricercare le ragioni che hanno generato la difficoltà del figlio, ma soprattutto a poter attivare al meglio le risorse del sistema familiare, in modo che possano essere esse stesse generatrici di cambiamento.
Il progetto Psicologo Fuori Studio: rivolto ragazzi non motivati alla terapia in studio ma in acuta sofferenza psicologica, per la quale si rende necessario un intervento specialistico.
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Referenti
I due referenti e ideatori del progetto sono Tommaso Civiero e Francesca Perrone.
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